Prove non distruttive (liquidi penetranti)

Le prove non distruttive (PND) vengono definite tali in quanto consentono di valutare la difettosità dei materiali senza alterare in alcun modo lo stato fisico e la configurazione geometrica dei prodotti in esame.
In particolare, il principio di funzionamento dei PT (liquidi penetranti) si basa su una sostanza liquida a bassa tensione superficiale e con elevato potere bagnante capace di penetrare in discontinuità superficiali molto fini.
I difetti superficiali assorbono il liquido per capillarità e non per gravità, tale prerogativa, che risulta alla base di tutta la metodologia di controllo, rende facilmente ispezionabili superfici di difficile accesso indipendentemente dalla loro posizione.
Una seconda sostanza (rilevatore) mette in evidenza la risalita capillare, formando delle indicazioni visive ad occhio nudo in corrispondenza della posizione del difetto. Le indicazioni ottenute vanno osservate sotto luce bianca. 

Utilizzatori

Produttori di ruote
Costruttori di autovetture
Costruttori di veicoli per il trasporto leggero
Industria stampaggio e profilatura componenti in acciaio

Norme di riferimento

Prova ACCREDITATA secondo le seguenti norme:

  1. EN ISO 3452-1:2013 (limitatamente a utilizzo prodotti II A e)

La prova soddisfa le specifiche di prova della maggior parte dei costruttori di auto e veicoli per il trasporto leggero.

Personale con abilitazione: conseguimento della patente per PT Livello 2 (UNI EN ISO 9712).